Torino Music Forum
La voce fuori campo del Torino Film Festival
Durante il Torino Film Festival diversi club, locali e circoli di Torino riuniti in una grande rassegna avente il cinema, i musical e le colonne sonore come tema centrale, in un percorso che è anche uno strumento di valorizzazione dei giovani talenti del territorio.
Più di 50 artisti coinvolti in 8 diverse location per una programmazione che va dal jazz alla musica classica, dalle sonorizzazioni all’electro swing, dalla danza contemporanea alla musica elettronica.
Venerdì 26 Novembre
Ore 22.30
TORINO VIOLENTA
Una Sonorizzazione – tributo al cinema di Carlo Ausino di Fabrizio Vespa e John Bringwolves
@ Blah Blah, Via Po 21
Sabato 27 Novembre
Ore 21.00
THE SWEET LIFE SOCIETY
@ Magazzino sul PoMurazzi del Po Gipo Farassino 18
Domenica 28 Novembre
Ore 16.00
LAMBERTO CURTONI e GIOVANNI DORIA MIGLIETTA
Recital per Violoncello e Pianoforte
@ Cap 10100 Corso Moncalieri 18
Martedì 30 Novembre
Ore 15.00
TMF Webinar “Evoluzione del mercato musicale e degli eventi dal vivo”
Con Denis Longhi, Presidente di Italian Music Festivals e direttore artistico di Jazz Re:Found e Dino Lupelli, General Director Innovation Music Hub.
ONLINE@ TorinoMusicForum
Martedì 30 Novembre
Ore 18.00 1° set, ore 21.00 2° set
MANI SOUND DUO
Alberto Soraci, Alice Viglioglia
@ La Drogheria Piazza Vittorio Veneto 18/D
Mercoledì 1 Dicembre
Ore 15.00
TMF Webinar “Discografia, booking e agenzie internazionali”
Con Stefano Pesca, CEO di Beit, Charlie Rapino, produttore discografico e Lucia Wade, booker di International Talent Booking.
ONLINE @TorinoMusicForum
Mercoledì 1 Dicembre
Ore 17.30
TMF Webinar “Diritti d’autore e management”
Con Paolo Pavanello, CEO di Metatron ed Emanuela Teodora Russo, avvocato.
ONLINE @TorinoMusicForum
Mercoledì 1 Dicembre
Ore 21.15
GIOVANNA MARINI in concerto
@ Hiroshima Mon Amour
Via Carlo Bossoli 83
Giovedì 2 Dicembre
Ore 21.00
BEARZATTI RISSO BARBIERI
Anatomy of a murder
@ Offtopic, Via Pallavicino 35
Venerdì 3 Dicembre
Ore 21.00 1° set, ore 22.30 2° set
FABIO GIACHINO - LIMITLESS
@ Palazzo Saluzzo di Paesana
Via della Consolata 1 bis
Sabato 4 Dicembre
Ore 21.00
TORINO MUSIC FORUM
Produzione by Sofà So Good
Artisti coinvolti:
Atlante, Kiol, Nacho Tranquilo, Queen Of Saba, Plastica
@ Club Supermarket Viale Madonna di Campagna, 1
DISCO MUSICAL
Coreografie di Giulia Ferrara
Musiche Pier Paolo Bettinardi
aka Dj TuryMegaZeppa
Corpo di ballo: Marco Caudera,
Antonino Montalbano, Gloria Lazzarini, Carlotta Pelaia.
@Club Supermarket Viale Madonna di Campagna 1
Attraverso eventi policentrici si fa cultura diffusa, e si liberano energie fondamentali.

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Comunicato Stampa
Nasce la Art & Club Commission Torino
Ascom ed Epat Torino, con il sostegno di Camera di Commercio, della Federazione Italiana Pubblici Esercizi e del Sindacato Italiano Locali da Ballo lanciano il Comitato Promotore per unire il mondo dei locali, dei club e del commercio con il mondo della Cultura per rifondare la città.
In uno dei periodi più difficili dal dopoguerra per il mondo del commercio e della cultura, occorre unire le forze. Con questa riflessione, Alessandro Mautino, Presidente della Art&Club Commission e di Epat Torino, dà il via ufficiale ad un progetto pilota su cui da diversi mesi imprese, associazioni e personalità del mondo della cultura stanno lavorando.
Attraverso eventi policentrici si fa cultura diffusa, e si liberano energie fondamentali.
Le Art Commission sono una prassi anglosassone, che risalgono al 1800.
L’idea, attuale ancora oggi, è che mettere in rete le competenze sia fondamentale quando si parla di cultura.
La Club Commission è invece una invenzione berlinese, che mette in rete i club della capitale tedesca, un asset fondamentale di quella città.
Quello che intendiamo fare è quindi costruire un luogo di elaborazione e progettazione aperto a tutti, e che unisca diverse esperienze internazionali, spiega ancora Alessandro Mautino.
In cantiere ci sono già diversi progetti: un meeting sul mondo della musica, che dia visibilità ed opportunità ai musicisti del territorio, ed un festival “off” per coinvolgere il mondo dei locali durante il Torino Film Festival, ma diverse azioni verranno elaborate per affrontare la crisi del settore post Covid, spiega Francesco Astore, Project Manager del nuovo soggetto.
Attraverso eventi policentrici si fa cultura diffusa, e si liberano energie fondamentali. Torino deve fare squadra e cambiare mentalità, puntando ad allargare sempre di più il campo culturale: inoltre il mondo della nightlife, della ristorazione e del commercio possono, se messi in condizioni di farlo, dare una grande mano diventando una grande fucina di cultura e creatività, spiega Barbara Zagami del Supermarket.
Ci aspettano mesi difficili. Il mondo dei club e quello degli eventi sono stati i primi a fermarsi e saranno gli ultimi a ripartire: turismo, ristorazione e migliaia di aziende sono a rischio soprattutto se non verranno adeguatamente aiutate dalle istituzioni, è l’allarme di Felice Marino, del The Beach.
Le prime azioni, in attesa di poter far partire i progetti veri e propri, saranno quindi quelle di costruire un think tank e di elaborare proposte molto concrete, coinvolgendo imprese, associazioni ed artisti: alcune azioni si potrebbero sviluppare subito, ma sarà importante che nel 2021 il palinsesto culturale della Città sia frutto di un lavoro condiviso, sviluppato con largo anticipo e con regole chiare, in maniera da poter coinvolgere sponsor e dare lavoro ai tanti organizzatori ed artisti torinesi che oggi si sentono giustamente abbandonati.
Sarà importante che nel 2021 il palinsesto culturale della Città sia frutto di un lavoro condiviso, sviluppato con largo anticipo e con regole chiare, in maniera da poter coinvolgere sponsor e dare lavoro ai tanti organizzatori ed artisti torinesi che oggi si sentono giustamente abbandonati.
Pubblici esercizi: ad un mese dalla riapertura fatturati ancora dimezzati.
PUBBLICI ESERCIZI: A UN MESE DALLA RIAPERTURA FATTURATI ANCORA DIMEZZATI
IL 40% DELLE AZIENDE DICHIARA CHE NON TUTTI I DIPENDENTI HANNO RICEVUTO LA CASSA INTEGRAZIONE
Ancora un lieve miglioramento della percentuale di chi valuta positivamente l’andamento della fase 2 che in una settimana cresce di 5 punti arrivando a poco più del 22%. Più della metà (circa il 52%) da un giudizio molto negativo. Solo 1 azienda su 3 ha lo stesso numero di dipendenti del periodo pre-Covid
Situazione stazionaria per i pubblici esercizi Italiani dopo circa un mese di lavoro dalla riapertura delle attività. I fatturati sono ancora dimezzati e se le condizioni sono critiche per gli imprenditori non va meglio per i loro dipendenti. Infatti, 2 aziende su 3 hanno dovuto ridurre il personale e circa il 40% di queste dichiara che non tutti i dipendenti in cassa integrazione hanno ricevuto il sussidio. Persistono, dunque, le difficoltà.
Preoccupa il pessimismo degli imprenditori sulla capacità di resilienza delle aziende perché il rischio è che si entri in una pericolosa spirale che alimenta sfiducia.
— Aldo Cursano, Vicepresidente Vicario di Fipe
Secondo la nuova indagine condotta dal Centro Studi di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi, che continua a monitorare la situazione del comparto tra i più colpiti dalla crisi economica, si registrano lievi miglioramenti solo sul fronte del sentiment delle aziende. In queste prime quattro settimane, nonostante la maggioranza dichiari ancora una situazione fortemente difficile, aumenta di circa 5 punti la percentuale di chi da una valutazione positiva sull’andamento della fase 2, attestandosi al 22,2%. Lieve crescita anche tra chi si dichiara soddisfatto di aver riaperto: il 51,5% degli imprenditori a fronte del 46,1% della terza settimana. Resta invece immutata la percentuale di chi ritiene che non riuscirà a tornare ai livelli di attività precedenti al lockdown (66,4%). Come detto, Il calo medio del fatturato registrato in questo periodo è stato di circa il 50%, con una leggera differenza tra bar e ristoranti, a vantaggio dei primi. Nel dettaglio, i ristoranti registrano un calo del 51,2%, mentre i bar si fermano al 46,8%. A testimonianza delle grandissime difficoltà in cui si trovano le imprese i numeri relativi all’impiego del personale: solo una su tre ha mantenuto lo stesso numero dei dipendenti impiegato nel periodo pre-Covid.
Un secret show per la ripartenza degli eventi live
Martini e Samuel (Subsonica) inaugurano la ripartenza degli eventi live in Italia
Lunedì 15 giugno, dopo mesi di stop dei concerti, Samuel ha inaugurato la ripartenza degli eventi live in Italia con un secret show, organizzato in collaborazione con Martini nel cortile dell’NH Collection Torino Piazza Carlina. e prodotto da Opossum agency. Al concerto hanno assistito 130 persone, divise in piccoli gruppi per postazioni sui diversi balconi che si affacciano sulla corte interna. I fan da casa hanno invece fruito della diretta streaming sui canali social.
Nonostante una pioggia incessante, che ha regalato un tocco di magia in più al live, Samuel si è esibito insieme all’orchestra Bandakadabra proponendo ‘Un grande sole’ e ‘La statua della mia libertà’, canzoni estratte da “Il codice della bellezza (Live con orchestra)”, una speciale versione del primo disco dell’artista registrato con l’ensemble, disponibile in digitale dallo scorso venerdì 12 giugno, che contiene arrangiamenti inediti curati da Giulio Piola. La pioggia battente non era prevista in scaletta ma non ha fatto che sottolineare ancora di più la voglia di ripartenza del settore della musica live.
È importante dare un segnale di ripartenza perché la musica non è semplicemente svago, ma è anche quel luogo in cui andiamo a coltivare le nostre emozioni più profonde e che in qualche modo ci aiuta a vivere meglio la nostra vita.
— Samuel Romano
Il codice della bellezza,” primo disco solista di Samuel uscito il 24 febbraio del 2017 è composto da 14 tracce scritte dal cantante e cofondatore dei Subsonica tra Torino, Roma e Palermo, anche con la collaborazione di Jovanotti.
La vita è bella, la vita è ballo È giunta l’ora di tirare in ballo la bella musica!
La vita è bella, la vita è ballo
È giunta l’ora di tirare in ballo la bella musica!
Roma, piazza Montecitorio, 10 giugno
Flash mob dalle 9 alle 13
La tempesta c’è stata. E pare anche parzialmente passata.
La pioggia invece continua a cadere su una categoria: quella che per mestiere, la gente la fa divertire.
E la fa divertire in sicurezza.
Dopo 106 giorni di chiusura (e di silenzio) ininterrotta, gli imprenditori dell’intrattenimento riprendono la parola.
Perché di imprese, come tutte le altre, si tratta.
Si tratta di Pil, di gettito fiscale, di affitti, di lavoratori (100.000), di famiglie, di persone.
Che potrebbero riprendere a lavorare con responsabilità, che hanno bisogno di aiuti economici (ma non arrivano).
Qui, con la corona dei reietti (senza forse più virus), siamo rimasti solo noi!
Mentre la società prende le distanze dalla paura con il metro di una maggiore responsabilità, mentre le strade si popolano e i sorrisi riprendono a sbocciare, seppur coperti da una mascherina, mentre le luci si accendono e dissolvono la nebbia della pandemia rivelando uno scenario di ben più modeste proporzioni ormai conclamato a livello europeo, nelle discoteche e nei locali notturni, nelle sale da ballo rimane il buio.
Nelle discoteche e nei locali notturni, nelle sale da ballo rimane il buio.Non possiamo accettarlo.
Noi non siamo la “movida”. Parola usata per esprimere il lato deteriore di un “movimento” finalizzato a divertirsi pare, chissà perché, con una velata inclinazione alla scelleratezza.
Noi siamo IMPRENDITORI.
“Imprenditori che hanno stilato protocolli seri, rispettosi delle ordinanze, del vivere civile, della salute pubblica, al fine di riprendere le loro attività -dice Maurizio Pasca, presidente di Silb, l’associazione che raggruppa i locali di intrattenimento- Imprenditori che onorano regole di capienza dagli anni Settanta, che hanno locali strutturati al fine di garantire distanze di un metro, imprenditori che hanno proposto protocolli di sanificazione, tracciamento, sicurezza.
Imprenditori che hanno creato procedure per la sicurezza di pubblico e lavoratori! E che hanno bisogno di aiuti economici perché sono stati i più colpiti.
Chiediamo una data di riapertura in condizioni economicamente sostenibili”.
Se è possibile ballare “sotto la pioggia” a un ristorante, al tavolo di un bar, su una metropolitana, in un mercato pubblico, per le strade di una Bergamo alta invasa di persone, in tutte le piazze e le vie d’Italia che in questi giorni hanno ripreso il vigore dei volti uno a fianco all’altro, non vediamo perché sia vietato “ballare” nel luogo deputato al ballo.
Quello dove la vita, nonostante il discredito gettato dal luogo comune, è sempre stata bella.
Perché alla musica non servono parole.
Alla politica invece si. Per questo adesso la tiriamo in ballo.
Preferiamo usare “balla” come esortazione verbale anziché come sostantivo che si riferisce ad un’emergenza ormai derubricata a pseudo normalità da titoli come “12 regioni senza morti” oppure “epidemia finita il lockdown non serviva”. Sono titoli di giornali.
Senza nulla togliere al senso di responsabilità che da sempre distingue noi di Silb, con i 4 miliardi di fatturato che rappresentiamo, vorremmo fare il rumore che serve per orientare l’udito all’ascolto di un fiume inarrestabile: quello della vita che riprende il suo ritmo, con le dovute precauzioni.
Precauzioni che i nostri locali sono perfettamente in grado di far osservare, molto più dell’anarchia di una spianata fronte mare o di una festa improvvisata in spiaggia o in casa.
A proposito, riaprono gli stabilimenti balneari. I teatri. I cinema. I musei.
Perché non i locali da ballo?
Forse da troppo tempo imperversa una consonante di troppo.
Ballo non è Sballo.
Ballo è vita, gioia, positività, energia, bellezza, socialità, amore.
Vi trattiamo con i guanti (in nitrile) ma vi tiriamo in ballo (a distanza di un metro).
Perché la stasi in natura non esiste. Nessun atomo sta mai fermo.
O si va avanti o si torna indietro.
E noi vogliamo andare avanti.
“La vita non è aspettare che passi la tempesta
Ma imparare a ballare sotto la pioggia”
— Gandhi
Una chiacchierata con Laboratorio Civico sulla Night Economy
Come rilanciare la night economy nella fase post Covid?
Con Laboratorio Civico Alessandro Mautino si è confrontato sulla situazione attuale.